Si è tenuta ieri a Castel Rozzone la premiazione della prima edizione del concorso letterario "Anna Francesca Trevisan", rivolto a studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Per motivi di sicurezza il numero di presenti è stato contingentato, ma l'intera serata è stata trasmessa in streaming sui nostri canali social.
La premiazione si è aperta con la commossa introduzione dei signori Trevisan, che hanno voluto ricordare la figlioletta Anna, mancata esattamente un anno fa e a cui è intitolato il concorso.
Dopo l'intervento del presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli, la serata è proseguita con la lettura degli elaborati che si sono aggiudicati le sei borse di studio messe in palio dai promotori.
Ecco i vincitori delle due sezioni previste:
GIOVANISSIMI (Scuola Secondaria di Primo Grado):
1° Irene Mangili
2° Francesca Rigamonti
3° Federico Benini
> Menzioni speciali per Gloria Colpani, Anna Moratti e per i disegni di Gabriel Amadeo e Dalia Louise Sangalli.
GIOVANI (Scuola Secondaria di Secondo Grado):
1° Valentina Comotti
2° Noemi Formenti
3 Giuditta Carchen
> Menzioni speciali per Aurora Naselli e Pietro Bertoncello.
Con il Patrocinio delle ACLI di Bergamo, della Fondazione Angelo Custode, del Centro Salesiano don Bosco di Treviglio, dell’Associazione Genitori AGE Castello, dell’Ufficio della Pastorale Scolastica della Diocesi di Bergamo e con il Patrocinio del Comune di Castel Rozzone, della Provincia di Bergamo e della Regione Lombardia.
La storia di Anna
Il concorso è dedicato alla memoria della piccola Anna Francesca Trevisan, nata a Treviglio il 4 ottobre 2019, a cui viene diagnosticato un raro tumore a pochi giorni dalla nascita.
Dopo diversi cicli di terapie nel reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale Papa Giovanni e di amorevoli cure nella casa Amoris Laetitia di Bergamo, Anna si spegne il 25 aprile 2020, accompagnata dall’amore di tutta la sua famiglia.
Si è deciso di celebrare la memoria di Anna attraverso questo concorso letterario, perché la speranza per il domani si costruisce oggi, e lo studio è il miglior seme da coltivare negli anni della giovinezza.
Il tema di quest'anno corrisponde a quello dell'edizione 2020 di Molte Fedi: “In mare aperto. Abitare l’incertezza, ripensare il futuro”.
"Abitare l'incertezza", è stata una delle cifre interpretative dei sei mesi di Anna: tutto è stato incertezza sin dai primi giorni della sua vita.
“Ripensare il futuro”, è la speranza che noi, terrorizzati dalla tempesta, ricevevamo proprio da lei che pareva dirci: "Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?”