Concorso letterario "Anna Francesca Trevisan" 2021

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Giunge al termine la prima edizione del concorso letterario "Anna Francesca Trevisan" e rivolto a studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado
La partecipazione è stata incredibile: sono 183 gli elaborati inviatici da studenti delle medie e 57 da quelli delle scuole superiori.

Due le sezioni previste: 


> GIOVANISSIMI, per ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado; 

> GIOVANI, per la Scuola Secondaria di Secondo Grado.


In palio tre borse di studio
 per ciascuna delle due sezioni del concorso.

Le premiazioni e l'assegnazione delle borse di studio avverranno domenica 25 aprile alle ore 21 in streaming sui nostri canali online.


Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Con il Patrocinio delle ACLI di Bergamo, della Fondazione Angelo Custode, del Centro Salesiano don Bosco di Treviglio, dell’Associazione Genitori AGE Castello, dell’Ufficio della Pastorale Scolastica della Diocesi di Bergamo e con il Patrocinio del Comune di Castel Rozzone, della Provincia di Bergamo e della Regione Lombardia.

 

 


La storia di Anna

Il concorso è dedicato alla memoria della piccola Anna Francesca Trevisan, nata a Treviglio il 4 ottobre 2019, a cui viene diagnosticato un raro tumore a pochi giorni dalla nascita.

Dopo diversi cicli di terapie nel reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale Papa Giovanni e di amorevoli cure nella casa Amoris Laetitia di Bergamo, Anna si spegne il 25 aprile 2020, accompagnata dall’amore di tutta la sua famiglia.

Si è deciso di celebrare la memoria di Anna attraverso questo concorso letterario, perché la speranza per il domani si costruisce oggi, e lo studio è il miglior seme da coltivare negli anni della giovinezza.

Il tema di quest'anno corrisponde a quello dell'edizione 2020 di Molte Fedi: “In mare aperto. Abitare l’incertezza, ripensare il futuro”.


"Abitare l'incertezza", è stata una delle cifre interpretative dei sei mesi di Anna: tutto è stato incertezza sin dai primi giorni della sua vita.


“Ripensare il futuro”, è la speranza che noi, terrorizzati dalla tempesta, ricevevamo proprio da lei che pareva dirci: "Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?”