Giovedì 29 settembre alle ore 20.45 presso il Tempio votivo della Pace, Chiesa Parrocchiale di Santa Lucia (Via Torino 10, Bergamo).
Una serata di racconto, di narrazione intima lungo una strada tortuosa che, partendo dall'umano desiderio di vendetta di una ragazza di 25 anni con due bambini piccoli e un terzo in arrivo, ha condotto Gemma Calabresi Milite, non senza fatica, al crescere i suoi figli lontani da ogni tentazione di rancore e rabbia e all'abbracciare, nel tempo e con sempre più determinazione, l'idea del perdono.
Gemma Calabresi Milite rimane vedova del commissario Luigi Calabresi nel 1972, in un famigerato attentato durante gli Anni di Piombo. Cinquant’anni dopo pubblica “La crepa e la luce”, in cui racconta il duro percorso affrontato per sopravvivere al lutto e superare la morte del marito.
«Da quella mia ferita è entrata la luce che ha reso grande la vita»
Leggi l'intervista a Gemma Calabresi Milite su L'Eco di Bergamo di mercoledì 28 settembre