Una firma per la Chiesa della Pace

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È aperta la raccolta firme per inserire la Chiesa della Pace di Alzano Lombardo tra i “I Luoghi del Cuore”, il programma nazionale per salvare e valorizzare luoghi d'interesse storico-artistico, culturale e ambientale promosso dal FAI - Fondo Ambiente Italiano. 

L'iniziativa nasce all'interno del gruppo di Molte Fedi nei territori di Alzano, che tra aprile e maggio dello scorso anno ha organizzato degli incontri dedicati alla (ri)scoperta del passato, del presente e del futuro della città e della comunità alzanese, passando dai luoghi storici alle esperienze dei suoi abitanti. Proprio la Chiesa della Pace era stata teatro di un reading e protagonista di una visita guidata: da qui il desiderio di attivarsi per ristrutturarla e restituirla alla comunità.

La Chiesa della Pace, costruita tra il 1518 ed il 1580, ha da sempre rivestito un importante ruolo di accoglienza, sostegno e cura per la comunità alzanese e non solo. Da semplice ricovero per viandanti, costruito ai margini del bosco da alcuni monaci dell'ordine di S. Bartolomeo, agli inizi del Cinquecento viene convertito in convento francescano, per la cui realizzazione tutti gli alzanesi contribuirono: fu così che il 12 febbraio del 1520 fu posta la prima pietra del nuovo convento, chiamato “Santa Maria in Guardalupo” dall'antico nome della zona boschiva in cui era stato eretto. Solo successivamente il nome venne cambiato in Santa Maria della Pace.

Durante il periodo terribile della peste del 1630 il monastero divenne luogo di cura degli appestati; nel 1650 fu ristrutturato grazie ad una signora di Alzano, Delia Zanchi Pelliccioli del Portone, che ripristinò l'antica biblioteca e dedicò lo spazio all’istruzione dei giovani, aprendo anche una scuola gratuita per le famiglie meno abbienti.

Dopo la chiusura della struttura ad opera dei francesi, a fine Settecento, nel 1818 un altro benefattore di Alzano, Lorenzo Martino Zanchi, la acquistò per aprirvi un piccolo ospedale che nel 1828 mutò il nome in Pia Casa di ricovero. Ai vecchi locali, nel 1938 la signora Teresa fenaroli Pesenti fece aggiungere a proprie spese l'intero padiglione di chirurgia, primo nucleo del futuro Ospedale Pesenti Fenaroli - protagonista suo malgrado del dramma del Covid nel 2020.

Questo luogo ha saputo mantenere per secoli uno spirito di aiuto, accoglienza e protezione, rappresentando pertanto un patrimonio storico importante per gli abitanti di Alzano. I fondi ricavati dall’inserimento della Chiesa nei “Luoghi del cuore” permetteranno di realizzare gli urgenti interventi sul tetto e avviare un'opera di valorizzazione dell'intera struttura. Di particolare pregio sono la Cappella dell’Immacolata Concezione, dove si conservava la “Madonna di Alzano”, il presbiterio e il coro, con le splendide volte a ombrello decorate in stile neogotico nei primi decenni del XIX secolo, i quadri scultorei dell’Annunciazione, della Pietà e della Crocifissione, tele dedicate a temi mariani. Di grande valore sono anche gli orologi a riflessione dipinti all’intradosso delle volte a crociera del chiostro.


L'esperienza di Molte Fedi nei territori rappresenta da sempre una modalità di fare e condividere la cultura a livello locale: questa raccolta firme è la dimostrazione che le iniziative culturali possono innescare nelle persone un interesse concreto per il proprio territorio e la collettività, generando cambiamento. Un primo passo per comprendere il senso di essere parte di una comunità e per diventare attori sociali impegnati concretamente per migliorare le cose.

Firma anche tu per sostenere il restauro della Chiesa della Pace: puoi farlo online o in sede ACLI Bergamo entro il 10 aprile!