Progettare la città delle differenze

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Vorrei che nessuno odiasse gli altri perché li vede diversi da sé. 

Vorrei che nessuno dovesse aver timore degli altri o sentirsi isolato. 

Vorrei che nessuno dovesse vergognarsi di chi è. 

Vorrei che ognuno potesse essere sé stesso senza sentirsi sbagliato. 

Siamo tutti unici e simili allo stesso tempo, e questo fa di noi un meraviglioso mondo incasinato, mai noioso, capace di cambiare, crescere e arricchirsi. 

 

(Tratto da "In cerca di me", Sumaya Abdel Qader) 


 

Da cittadine e cittadini come viviamo le nostre città? Come ci approcciamo alle differenze? Facciamo finta di non vederle o spesso le evidenziamo in maniera oppositiva? 

 

La città interculturale e interreligiosa è ormai una realtà. Le grandi città europee per circa il 30% sono abitate da persone con background migratorio, fenomeno che si riflette anche nelle nostre realtà locali. Tuttavia, vivere la città nelle sue differenze è ancora una sfida tutta da costruire a partire dagli spazi urbani e dalla percezione della cittadinanza,  

 

Parleremo di questo per la seconda puntata de l'Astrolabio, il podcast di Molte fedi sotto lo stesso cielo in versione live!

 

Lo faremo domenica 23 marzo alle ore 11.00 presso la Biblioteca Angelo Mai con Sumaya Abdel Qader, sociologa e scrittrice, e Shilpa Bertuletti, indologa e danzatrice, con le quali cercheremo di approfondire cosa significa progettare città interreligiose e interculturali. 


» Prenotazioni disponibili per partecipare come pubblico: accedi all'area personale

Rivedi qui la prima puntata: